Vicino a noi
una produzione di: Comitato di Reggio Emilia della Croce Rossa Italiana per Fotografia Europea
Se dovessi pensare come pensa un bambino, i volontari della Croce Rossa potrebbero sembrarmi proprio come dei super eroi, con le loro uniformi rosse, catarifrangenti, piene di tasche.
Ci sono gli uomini, corpulenti e alti, robusti, forti, che ti danno sicurezza, ma anche magri e minuti, che quasi scompaiono nella divisa, che si muovono veloci. Ci sono le donne, che ti assistono, che ti curano, che ti sono vicine. Giovani, meno giovani, anziani, tutti insieme lavorano per noi. Sicuramente i volontari non si sentono per niente super eroi ma persone comuni, che non vogliono apparire, che stanno dietro le quinte, che intervengono solo quando è necessario e scompaiono subito dopo, nei loro abiti quotidiani, nei loro mestieri, nelle loro vite private.
Trovo che della parola eroe se ne faccia un uso spesso improprio e fuori luogo, e dunque, siccome che per forza dobbiamo pensare da adulti, vediamo in queste persone una naturale energia, alimentata da amicizie, da convivenze, da affetti, che nasce spontaneamente dal bisogno di stare insieme e dalla voglia di fare qualcosa per gli altri.
Poi ci siamo noi, tutti noi, che ogni tanto abbiamo bisogno di aiuto, non vorremmo mai ma a volte succede, di essere in difficoltà, di avere bisogno di qualcuno che ci soccorre, che ci salva, ma anche solo di una persona che ci parla, che ci consola, che trascorre un poco del suo tempo con noi, anche se non ci conosce, anche se la sua vita è molto distante dalla nostra.