Disco Emilia – Viaggio nella terra delle discoteche
“Una grande città della notte”, così a metà degli anni ’80 Pier Vittorio Tondelli parlava della Via Emilia, “con le grandi discoteche come il Marabù di Villa Cella o il Bob Club di Modena innalzate nella campagna come sontuose cattedrali del divertimento, templi postmoderni di una gioventù ricca, attiva, disinibita…”
Disco Emilia si propone di raccontare questo periodo che dai primi anni ’70 alla fine degli ’80 ha caratterizzato la nostra regione generando un vero e proprio distretto produttivo e coinvolgendo gran parte della popolazione; da chi viveva questa esperienza da frequentatore, a tutti coloro che a diverso titolo professionale avevano un ruolo attivo nell’animare la scena notturna.
Le immagini di Gabriele Basilico tratte da Dancing in Emilia ritraggono magistralmente la prima fase di questo fenomeno sociale e culturale, scatti che testimoniano l’intergenarazionalità della propensione al ballo degli emiliani, momenti in cui alla scintillante immagine e al design di ispirazione fantascientifica delle nuove discoteche si mescolavano i pizzi e i merletti dei costumi del ballo liscio. Il lavoro del grande fotografo dialoga con le immagini realizzate da Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi, i tre fotografi ai quali è stata commissionata un’indagine sull’oggi dal titolo Last Night.
Completano la sezione fotografica alcuni scatti di Antonio La Grotta da Paradise Discoteque.
Disco Emilia è anche l’occasione per ricostruire attraverso racconti e interviste la storia di una “scena” musicale, una old school di DJ unica a livello nazionale con decine di protagonisti, molti dei quali ancora attivissimi.
Attraverso una call to action organizzata in collaborazione con la Gazzetta di Reggio verrà allestita una sezione della con materiali messi a disposizione dalla cittadinanza in questi mesi.