FE 2015

Un progetto del Comune di Reggio nell'Emilia
 
Comune di Reggio Emilia – Città delle persone

  •  Alberobello Bari, 1986 © Olivo Barbieri
    Alberobello Bari, 1986 © Olivo Barbieri
  •  Noto Siracusa, 1989 © Olivo Barbieri
    Noto Siracusa, 1989 © Olivo Barbieri
  • Roma 1995 © Olivo Barbieri
    Roma 1995 © Olivo Barbieri
  • Pellestrina Venezia, 1988 © Olivo Barbieri
    Pellestrina Venezia, 1988 © Olivo Barbieri

Olivo Barbieri, Ersatz Lights. Case study #1 east west

 

 

coordinamento scientifico di Laura Gasparini. In collaborazione con la Regione Emilia Romagna, la Regione Friuli Venezia Giulia e Villa Manin a Passariano

 

Per  “ERSATZ LIGHTS” si intende tutto ciò che abbiamo inventato come sostituto della luce naturale, surrogati della luce solare. La luce, inoltre, è un elemento essenziale della sintassi della fotografia e della poetica dell’autore. Linguaggio visivo che è sempre messo in discussione dall’autore stesso: dalle megalopoli dell’Oriente come la Cina e l’India alle periferie urbane delle città europee passando dal paesaggio italiano fortemente e culturalmente connotato che Olivo Barbieri ha descritto attraverso forzature della messa a fuoco, del bilanciamento cromatico, in questo progetto è la luce artificiale la chiave di lettura della realtà mostrando aspetti davvero inediti della realtà e della sua ricerca.

 

La mostra raccoglie immagini realizzate lungo un arco temporale di 30 anni di lavoro. Le immagini sono state scelte dall’autore stesso facendo ricerca nel proprio ricco archivio, alcune inedite. Si tratta di una selezione di circa 200 immagini nelle quali le espressioni spaziali dell’oriente e dell’occidente sono confrontate attraverso un unico elemento in comune: la luce artificiale.  Europa, Giappone, Cina, Malesia, Singapore, Cairo, Usa, e molti altri paesi sono narrati e descritti attraverso una sequenza di immagini mettendo in relazione i soggetti e le forme, a volte anche mostrando gli stessi alla luce diurna.

 

 

BIO

Carpi (MO), 1954
Dal 1971 intensifica il suo interesse per la fotografia e realizza Flippers 1977 -1978 una serie dedicata al ritrovamento di un deposito abbandonato dove si assemblavano i Flippers. Le immagini dei Flipper agiscono come deposito della cultura e dell’immaginario di un’intera epoca. Partecipa a Viaggio in Italia, Bari 1984. All’inizio degli anni 80 inizia il progetto sull’illuminazione artificiale nella città europea e orientale.
Dal 1989 viaggia abitualmente in Oriente, soprattutto in Cina, sviluppando un progetto ancora in corso sui temi del grande cambiamento avvenuto in Cina, sia nelle città che nelle aree rurali.
Nel 1996 il Folkwang Museum di Essen gli dedica la prima retrospettiva. Dalla metà degli anni novanta adotta una nuova tecnica fotografica, che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell’immagine: i paesaggi rappresentati, spesso dall’elicottero, appaiono così come dei plastici, delle sorprendenti e stranianti visioni. Olivo Barbieri sembra chiedersi continuamente quanta realtà esista nel nostro sistema di vita, o ancora, quanto profondamente la nostra percezione sia atta a comprendere ciò che ci circonda.
Nel 2003 inizia il progetto site specific_ che coinvolge 40 città nel mondo.

Mostre scelte
2006 site specific_ Bloomberg Space Londra; Bund 18 Shanghai, a cura di BizArt e Christopher Phillips; partecipa alla II Biennale di Siviglia e realizza il film SEVILLA → (∞) 06 a cura di Okwuy Enwezor; Spectacular City, NAI Rotterdam a cura di Emiliano Gandolfi e Aaron Betsky
2008 TWIY, Museo di Capodimonte di Napoli; site specific_LAS VEGAS 05 (film) , Double Down Two Visions of Vegas, San Francisco Museum of Modern Art; Shanghai Kaleidoscope Royal Ontario Museum Toronto a cura di Christopher Phillips
2009 site specific_MODENA 08 Galleria Civica di Modena e site specific_MILANO 09 Triennale di Milano
2010 site specific_CATANIA 09 Casa della Cultura Catania; site specific_FIRENZE 09 Palazzo di Parte Guelfa Firenza; site specific_GENOVA 09 plazzo Ducale Genova; site specific_NAPOLI 09 Museo MADRE Napoli; Dreamlands a cura di Quentin Bajac e Didier Ottinger, Centre Pompidou Paris
2011 DOLOMITES PROJECT 2010 MaRT Rovereto; The Altered Landscape, Nevada Museum of Art, Reno (NV)
2014 Eyes on the street Cincinnati Museum, Cincinnati (OH)
Nel 1993, 1995, 1997, 2011 e 2103 partecipa alla Biennale di Venezia

Premi
2008 SEVILLA → (∞) 06, Nashville Film Festival
2006 site specific_LAS VEGAS 05, Golden Gate Award San Francisco Film Festival
2006 site specific_ROMA 04, Medien und Architektur Biennale Graz, Austria
1992 Higashikawa-cho Award, Giappone
1990 Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia, Italia

EVENTI COLLEGATI

Sabato 16 maggio_ore 15.00_Chiostri di San Pietro

Visita guidata alla mostra Ersatz Lights. Case study #1 east west alla presenza dell’artista Olivo Barbieri e di Laura Gasparini responsabile del coordinamento scientifico

 

Domenica 17 maggio_ore 16.00_ Teatro Cavallerizza

CONFERENZE

Ersazt Lights. Case study #1 east west: Olivo Barbieri dialoga con Renata Ferri, Laura Gasparini, Antonio Giusa, Francesco Zanot. A seguire booksigning

Sede

Chiostri di San Pietro
via Emilia San Pietro, 44/c
42121 Reggio Emilia

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Orari

• nelle giornate inaugurali
15/05 › 19-24
16/05 › 10-24
17/05 › 10-24
• dal 22 maggio al 26 luglio da venerdì a domenica
venerdì › 16-23
sabato › 10-23
domenica e festivi › 10-20

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Categoria
Chiostri di San Pietro