FE 2015

Un progetto del Comune di Reggio nell'Emilia
 
Comune di Reggio Emilia – Città delle persone

  • Gastropoda #23 © Joan Fontcuberta
    Gastropoda #23 © Joan Fontcuberta
  • Gastropoda, video still. 2013  © Joan Fontcuberta
    Gastropoda, video still. 2013 © Joan Fontcuberta
  • Gastropoda #21 © Joan Fontcuberta
    Gastropoda #21 © Joan Fontcuberta
  • Gastropoda #9 © Joan Fontcuberta
    Gastropoda #9 © Joan Fontcuberta

Joan Fontcuberta, Gastropoda

Il ciclo vitale delle immagini
Ogni volta che mi capita di rientrare a casa dopo alcuni giorni di assenza, trovo le lumache zigrino (Helix aspersa, della famiglia delle gastropoda) nella mia cassetta della posta intente a mangiare gli inviti delle gallerie e dei musei che ricevo. Ho pensato che le immagini, come tutti gli organismi viventi, nascono, si sviluppano, fanno il loro corso per poi decadere e morire. E anche Gastropoda fa esattamente  questo.

Trovo che Gastropoda  abbia a che fare con la decomposizione iconica: il processo di irreversibile decadimento trasforma le immagini in eco di se stesse e ciò, di conseguenza, rivela l’estetica dell’orrore e della distruzione.

Il progetto tende anche ad enfatizzare il cambiamento dell’immagine da pura rappresentazione alla trasformazione in oggetto, la transizione da un’informazione visuale immateriale ad un oggetto fisico che contraddice l’idea che l’essenza di una immagine derivi dalla realtà: le immagini rappresentano dichiaratamente la realtà, ma esse sono anche parte tangibile di quella realtà e possono essere fotografate come “immagini-oggetto”.

Il progetto infine interroga la nozione di ‘paternità’. Gastropoda si inscrive nella tradizione della ‘fotografia fatta da un animale’: le lumache sono state complici del mio lavoro e quindi ne condividono la ‘paternità’. Le lumache sono state in effetti le vere autrici: io ho fatto poco di più che sfruttare le loro capacità. Differentemente da simili situazioni del passato, nelle quali l’artista sfruttava le capacità di un ‘complice umano’, le ‘co-autrici’ in questo caso sono lumache affamate totalmente indifferenti alle idee e significati che  noi attribuiamo alla loro voracità e ai loro escrementi. Dopo tutto, tutto ciò che fanno è semplicemente  distruggere  le immagini completando il loro ciclo di vita.

BIO

Joan Fontcuberta nasce a Barcellona del 1955 e inizia il suo percorso nel mondo dell’arte lavorando nel campo della pubblicità e del giornalismo.

È il 1974 quando inizia a dedicarsi alla pratica delle arti visive, sviluppando un suo personale percorso creativo che si accompagna ad attività parallele di critico d’arte, teorico, curatore di mostre e oratore.
L’attività artistica e teorica di Fontcuberta si concentra su temi quali la rappresentazione, la conoscenza, la memoria, la scienza, la veridicità e l’ambiguità, indagando gli aspetti documentaristici e narrativi delle immagini fotografiche e dei mezzi di comunicazione correlati.

Fontcuberta è autore e curatore di decine di saggi su molteplici temi che riguardano la storia, l’estetica e la pedagogia della fotografia.
Tra le pubblicazioni dei suoi lavori, numerose sono quelle insignite di riconoscimenti internazionali, ad esempio Erbario (1985), Fauna (1988) e Sputnik (1997).
Negli anni più recenti le sue pubblicazione esplorano invece le interazioni tra fotografia e digital imaging, come Paesaggi senza memoria(2005) e Googlegrammi(2005).

Gli vengono dedicate personali nei più importanti musei del mondo quali il MoMA di New York e l’Art Institute di Chicago, e le sue opere sono presenti nelle collezioni di numerosi musei tra cui il Metropolitan Museum of Art , il San Francisco MoMA, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Musée National d’Art Contemporain – Centre Georges Pompidou di Parigi e molti altri.

EVENTI COLLEGATI

Domenica 17 maggio

 

ore 10.00_Teatro Cavallerizza

CONFERENZE

Lo statuto di autore nella post-fotografia: Joan Fontcuberta dialoga con Elio Grazioli. Conduce Michele Smargiassi. A seguire booksigning

 

Ore 14.00_Palazzo dei Musei

Visita guidata alle mostre Gastropoda e Fauna Secreta alla presenza dell’artista Joan Fontcuberta.

Sede

Palazzo dei Musei
via Spallanzani, 1
42121 Reggio Emilia

7

Orari

• nelle giornate inaugurali
15/05 › 19-24
16/05 › 10-24
17/05 › 10-24
• dal 22 maggio al 26 luglio da venerdì a domenica
venerdì › 16-23
sabato › 10-23
domenica e festivi › 10-20

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Categoria
Palazzo dei Musei